Strategie SEO per aumentare la tua visibilità su Google.
La SEO, ovvero Search Engine Optimization, è l’insieme delle tecniche che vengono utilizzate per migliorare il posizionamento dei siti web sui motori di ricerca. Quando si parla di strategie SEO, è bene distinguere tre aree principali: il copywriting, la SEO on-page e la SEO off-page. In quest’articolo si andranno ad approfondire i principi fondamentali che stanno alla base dell’on-page.
Se vuoi sapere come aumentare la visibilità su Google, il punto di partenza è sicuramente il copywriting: il testo deve essere ben scritto, originale, chiaro e le parole chiave devono essere studiate scrupolosamente attraverso un procedimento di keyword research. Molto spesso, però, un buon testo non è sufficiente per garantire il successo della pagina web che lo ospita e ciò renderà necessaria un’ottimizzazione SEO volta a lavorare su tutti gli altri elementi che – con i continui update dell’algoritmo di Google – sono diventati sempre più determinanti in termini di posizionamento.
La nostra agenzia SEO Bergamo, grazie alla competenza dei nostri SEO specialist, è in grado di sviluppare strategie a 360° analizzando tutti gli aspetti fondamentali per il posizionamento del sito web.
Strategie di ottimizzazione SEO on-page? Eccone alcune:
1) Tag Title:
è il titolo della pagina web che compare nei risultati di ricerca e costituisce uno degli elementi principali per l’indicizzazione ed il ranking. Deve comprendere la keyword principale contenuta nel testo della pagina e la lunghezza non deve mai superare gli ottanta caratteri.
2) Meta tag Description:
ha il compito di riassumere ciò che l’utente si troverà a leggere sulla pagina ed è utile per mostrare a Google quali sono le tematiche fondamentali che vengono affrontate. Anche in questo caso è consigliabile non superare una lunghezza massima stabilita, ossia centocinquanta caratteri.
3) Meta tag Keyword:
questo tag consente di indicare ai crawler dei motori di ricerca, che periodicamente scansionano i siti internet, le parole chiave principali per ciascuna pagina.
4) Header tag:
i tag d’intestazione permettono di organizzare i contenuti di una pagina web in ordine di importanza, stabilendo titolo (H1), sottotitolo (H2), paragrafi (H3) e sottoparagrafi (H4 e così via). In realtà, l’unico tag obbligatorio per ogni pagina è l’H1, ed è anche il più determinante in ottica SEO: deve indicare il contenuto che verrà approfondito nel testo ed utilizzare le keywords più rilevanti, ovvero quelle utilizzate nei tag title e meta description.
5) Url:
identificando l’indirizzo delle pagine web, un URL SEO-friendly deve presentare le parole che rimandano agli argomenti trattati, separate dall’elemento “-“; in caso di sottopagine o sottocategorie, è bene che l’URL presenti anche i contenuti della pagina o della categoria principale.
6) File Robots:
il robots.txt è un file, inserito nella pagina associata, che ha l’obiettivo di indicare agli spider dei motori di ricerca quali sezioni del sito devono essere scansionate, e quindi indicizzate, e quali parti invece non devono essere posizionate; infatti alcuni elementi del sito web potrebbero essere penalizzanti, per esempio quelli che presentano contenuti duplicati. Il file robots, ottimizzato anche per mobile, è un altro dei fattori chiave per l’ottimizzazione organica.
7) Sitemap in XML:
alla pagina /sitemap.xml è opportuno presentare una vera e propria mappa del sito, elencando ai crawler dei motori di ricerca tutte le pagine del nostro sito web. Anche in questo caso, come per il file robots, è fondamentale che la sitemap sia ottimizzata anche per dispositivi mobili. Inoltre, nel caso di siti multilingua, occorre creare tante sitemap quanti sono i domini di riferimento (per esempio .it, .en , .de, .com, ecc.).
8) Immagini:
partendo dal presupposto che i motori di ricerca non sono in grado di leggere le immagini, è importante ottimizzarle lato SEO, in modo tale che i crawler possano comprenderne il contenuto e considerarlo per il posizionamento della pagina in questione. Un’immagine ottimizzata presenta un tag title, un alt tag, un file name descrittivo e, se necessario, una didascalia. Ricorda: un’immagine priva di questi elementi è un fantasma agli occhi di Google!
8) File:
i file in PDF, inseriti nei siti web, vengono spesso ignorati nei progetti SEO, perché considerati irrilevanti o meno importanti. Sbagliato! Molto spesso i file contengono testi molto corposi, immagini e link: conviene lavorarci su. La pagina dedicata al file va ottimizzata con l’inserimento dell’author – più o meno simile al tag title della pagina generica -, del subject – equivalente al meta tag description – e del meta tag keyword.
NB. Attento ai contenuti duplicati: se il file contiene gli stessi testi presenti sul sito, segnalalo nel file robots e nel meta tag robots ed evita le penalizzazioni del web spam team di Google!
9) Link:
l’ottimizzazione dei link prevede sia la costruzione di una struttura di link builidng interna al sito sia l’implementazione di alcuni elementi importanti, come il tag title – ovvero il titolo che compare, o dovrebbe comparire, quando ci posizioniamo con il mouse sopra un link – e l’href, che specifica l’indirizzo dell’ancora di destinazione con l’URL.
Le strategie SEO on-page, come spiegato in precedenza, rappresentano il secondo step fondamentale di un progetto ambizioso e lungimirante, che miri quindi a garantire un ottimo posizionamento sulle SERP nel medio-lungo periodo.
Il terzo step, quello della link building, merita un approfondimento a sé stante. Vuoi scoprire il significato di SEO off-page e i meccanismi che si celano dietro alle campagne di link building? Continua a seguirci!
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